Politica d’asilo: porre finalmente fine al caos
Il caos nell’asilo e l’alta attrattività della Svizzera per i falsi rifugiati hanno fatto sì che le domande d’asilo siano massicciamente aumentate negli ultimi anni. La Svizzera appartiene ai paesi che registrano mondialmente il maggior numero di richieste d’asilo per abitante. I GUDC dichiarano guerra alla fallimentare politica d’asilo che ha portato all’esplosione dei costi, a più criminalità e a problemi d’alloggiamento.
Politica degli stranieri: limitare l’immigrazione
La Svizzera ha sempre accolto generosamente, ma in modo controllato, manodopera estera, offrendole delle prospettive professionali. Il popolo svizzero ha indicato, in diverse votazioni, di volere un’immigrazione controllata e con regole chiare valide per tutti. Chi viene in Svizzera, deve attenersi all’ordinamento giuridico locale, integrarsi e provvedere da solo al proprio sostentamento. Solo chi soddisfa queste condizioni deve avere, dopo un determinato periodo di tempo, la possibilità di naturalizzarsi.
Politica estera: indipendenza e autodeterminazione
I GUDC s’impegnano per la salvaguardia di una Svizzera indipendente e neutrale. La svendita della sovranità e dell’autodeterminazione da parte delle élite politiche deve essere fermata. Perciò, il nostro paese non può continuare a essere integrato subdolamente in entità internazionali, per esempio l’UE. I GUDC si riconoscono, sulla base della neutralità, in una credibile politica dei buoni servizi, della mediazione e dell’aiuto umanitario.
Formazione: orientata sulla pratica invece di smania di riforme
Una formazione efficace è la base fondamentale per lo sviluppo e per il benessere della Svizzera. Al centro sta il bene del fanciullo e il suo completo sviluppo volto a farne una persona responsabile verso sé stesso e verso gli altri. L’UDC sostiene un’istruzione di alta qualità, efficiente e orientata sulle prestazioni. La scuola deve essere rigorosamente orientata sulla pratica, impegnandosi nella promozione di un giusto equilibrio fra testa, cuore e mano. La qualità non dipende tanto dalle finanze pubbliche investite, quanto dalla forte personalità dei docenti disponibili ad insegnare liberamente. Il sistema di formazione duale è assolutamente da mantenere e rafforzare.
Energia: per un approvvigionamento energetico sicuro ed economico
Senza energia tutto si ferma. La Svizzera dispone a tutt’oggi di un approvvi- gionamento energetico funzionante, sicuro ed economico con una forte produzione di energia indigena. Le tasse, le imposte e anche le regolamen- tazioni hanno assunto dimensioni ragguardevoli. Con la Strategia energetica 2050 della Confederazione si vuole abbandonare questa via sicura e collaudata, a favore di una visione nebulosa e senza fondamento assicurato. Ma la posta in gioco è troppo alta per delle sperimentazioni indotte da motivi ideologici poco chiari. In quanto paese povero di materie prime, la Svizzera deve poter contare su energie sicure ed economiche.
Famiglia: responsabilità personale invece di controllo
L’UDC sostiene la ricerca da parte di ogni individuo della felicità e della soddisfazione. Le decisioni individuali devono avvenire sotto la responsabilità personale; non può succedere che, alla fine, sia lo Stato a decidere il successo o il fallimento di progetti di vita privati. La famiglia dovrà continuare anche in futuro a svolgere il suo ruolo di colonna portante della società e per riuscirci necessita di ampio margine d’azione e meno ingerenze possibili da parte dello Stato.
Finanze, imposte e tasse: di più al ceto medio, meno allo Stato
Lo Stato continua a crescere. Dal 1990, le spese della Confederazione sono raddoppiate. Il settore pubblico assume sempre più compiti. E poiché politicamente manca la volontà di affrontare l’esplosione delle spese, si aumentano tasse, imposte e prelievi. La fattura la paga soprattutto il ceto medio. Bisogna porre fine a questa dinamica, perché da un ceto medio florido dipende il benessere di tutto il paese. Ogni franco speso deve dapprima essere prodotto.
Sanità: qualità grazie alla concorrenza
Il nostro sistema sanitario è uno dei migliori, ma anche dei più cari al mondo. La crescente statalizzazione della sanità fa aumentare costantemente le aspettative e i premi della cassa malati. I falsi incentivi eclatanti nel nostro sistema sanitario odierno vanno eliminati. È necessario rafforzare la responsabilità personale. La messa sotto tutela del cittadino sotto il gonfalone della sanità, che assume connotati sempre più grotteschi, deve essere arrestata. Occorre arginare^l’operato debordante dell’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP).
Politica culturale: la cultura spetta alla cultura e basta
La cultura è l’espressione sfaccettata di una società variegata. La spinta verso le attività culturali è qualcosa che da sempre proviene dall’essere umano. La cultura è quindi, per prima cosa, espressione dell’iniziativa privata. La cultura sovvenzionata dallo Stato corre sempre il rischio di compiacere solo le mode passeggere e i gusti personali dei burocrati del settore anziché creare valori più duraturi che travalichino l’attualità del momento. La politica culturale di Stato può dunque, al massimo, integrare l’offerta privata, e deve essere organizzata a livello federale.
Media: più varietà, meno Stato
Media liberi e indipendenti (stampa, radio, televisione, Internet, social media), al pari della concorrenza tra i singoli fornitori di servizi del settore, sono garanzia di una democrazia viva e funzionante. L’influsso statale, così come l’eccesso di regolamentazione, sono un veleno sia per la libertà sia per le differenze di opinione e portano al monopolio. Maggiore concorrenza, una definizione precisa di servizio pubblico, maggiore trasparenza e meno vincoli giuridici per i fornitori privati concorrono a formare una politica mediatica libera.
Agricoltura: per una produzione indigena
L’UDC difende un’agricoltura produttiva che approvvigioni la popolazione con alimenti sani e prodotti secondo criteri vicini alla realtà del mercato. Le famiglie dei contadini devono avere un reddito ragionevole per le loro importanti prestazioni al servizio della collettività. Occorre rafforzare la sicurezza pianificatoria e il potere innovativo di un’agricoltura a orienta- mento imprenditoriale. A tale scopo è necessario riportare la debordante ecologizzazione a un livello ragionevole. In contropartita devono essere salvaguardati i terreni coltivabili.
Sicurezza: punire i criminali, invece di coccolarli
Istituzioni sociali: assicurare le Istituzioni sociali – combattere gli abusi
Sport: fa bene al corpo e allo spirito
Proprietà: contro l’esproprio, per la protezione della sfera privata
Trasporti: via libera senza vessazioni
Politica economica: più libertà economica, invece di burocrazia
Religioni: dalla parte dei nostri valori
Ambiente: un ambiente intatto per i nostri successori
La nostra vita è determinata dall’ambiente. Un ambiente sano costituisce una base irrinunciabile per il benessere e la qualità di vita, oggi e anche in futuro. A causa delle sue origini contadine, l’UDC è fortemente radicata nella natura. L’ambiente va protetto. A tale scopo occorre perseguire una politica globale, orientata alla pratica e vicina ai cittadini che non si lasci guidare da un fondamentalismo verde e da costrizioni statali. Mantenere la giusta misura è un buon consiglio anche in questo campo.