BREXIT: Londra ha capito, e Berna?

COMUNICATO STAMPA

I Giovani UDC Ticino si felicitano dell’esito del voto espresso dal popolo britannico che ha coraggiosamente deciso di abbandonare l’Unione Europea. Questo è solo l’inizio della catena: l’UE non funziona e non ha un futuro, e suoi membri se ne sono resi conto. È auspicabile che molti stati UE, come Polonia, Ungheria, Slovacchia ma forse pure Olanda e Danimarca seguiranno l’esempio del Brexit, in modo da riottenere la sovranità nazionale che gli è stata da ormai troppi anni privata. I giovani UDC e l’UDC in generale ha negli scorsi anni combattuto e continuerà a combattere in modo da ottenere una posizione di forza nei negoziati con l’Unione Europea circa il voto del 9 febbraio del 2014.
Il Regno Unito, così come tutti i paesi che manifestano malcontento verso questa dittatura europea possono ora essere identificati come potenziali alleati nella negoziazione Svizzera dei trattati con l’Unione Europea. Infatti, in questo sempre maggiore clima di sfiducia verso le istituzioni internazionali, gli stati riescono sempre meglio a comprendere la decisione Svizzera di non aver aderito all’Unione Europea, così come la scelta del popolo svizzero di dare uno stop all’immigrazione di massa imposta dai trattati internazionali sulla libera circolazione. D’altronde è stata la Svizzera, e l’UDC in particolare, ad esprimere fin da subito perplessità verso l’Unione Europea, garantendo ai suoi cittadini il rispetto della sovranità nazionale.
Oggi giorno non è concepibile che partiti e politici tengano ancora nel loro programma politico l’obbiettivo di far aderire la Svizzera all’Unione Europea. Il Brexit è la chiara smentita del paradiso illusorio del paese Europeo. Il PS e tutti i politici che ci credevano, probabilmente questi ultimi attirati da interessi personali non indifferenti, devono ora rivedere la loro posizione, e se necessario scusarsi con la popolazione svizzera e iniziare a difendere gli interessi e il volere del popolo svizzero!
In Ticino a settembre si voterà l’iniziativa  dell’UDC denominata “Prima i nostri!”. È tempo che i ticinesi comincino a difendere i loro propri interessi e a mandare dei messaggi chiari alla Berna federale: noi vogliamo la preferenza indigena e l’applicazione della votazione “Contro l’immigrazione di massa”, così come lo stop di tutti i negoziati sulla libera circolazione delle persone in atto con l’Unione Europea. La Gran Bretagna lo ha capito, altri paesi a loro volta iniziano a manifestare i loro malumori, quando lo capiranno i 7 in quel di Palazzo Federale?

Giovani UDC Ticino