Prima i nostri: un’occasione da non perdere!

Il tema più importante in votazione il prossimo 25 settembre è sicuramente l’iniziativa costituzionale UDC denominata “Prima i nostri”, consegnata alla Cancelleria dello Stato oltre due anni fa e corredata da quasi 11’000 firme. Come si evince chiaramente dal titolo, l’obiettivo principale è quello di ristabilire la priorità indigena nel mercato del lavoro ticinese, martoriato negli ultimi anni da imprenditori senza scrupoli che hanno vieppiù assunto frontalieri al posto di residenti e generato il famigerato effetto dumping sui salari. Proprio la lotta al dumping costituisce un ulteriore elemento dell’iniziativa, unitamente alla reciprocità nell’applicazione degli accordi bilaterali.

Soffermandoci sull’obiettivo principale, ovvero l’applicazione della preferenza indigena sul modello in vigore prima della scellerata libera circolazione delle persone, oltre agli effetti diretti positivi sul mercato del lavoro, si creerebbe un effetto indiretto di non poco conto. Ci sarebbe infatti uno stop all’aumento del traffico proveniente da oltre frontiera che quotidianamente, più volte al giorno, intasa le nostre strade. Con il tempo, quando pian piano i residenti occuperanno nuovamente i posti di lavoro in Ticino lasciati liberi da qualche frontaliere, potrebbe esserci anche una diminuzione del traffico. Portando l’esempio del Malcantone, regione che conosco bene abitandoci fin da piccolo, la possibilità di ridurre i quasi 30’000 transiti giornalieri è da cogliere al volo, considerato anche che una soluzione viaria non è dietro l’angolo.

Purtroppo, sentendo la malparata che sarebbe arrivata in sede di votazione, i partiti storici hanno dapprima cercato di ostacolare l’iniziativa nell’esame parlamentare, procrastinandone l’analisi e auspicandone la non ricevibilità. In seguito hanno partorito un controprogetto che è solo fumo e niente arrosto. Il controprogetto è infatti infarcito di frasi declamatorie ed auspici, ma non cambierebbe nulla rispetto alla situazione attuale! È un po’ quanto sta capitando a livello federale, con la proposta di legge di applicazione dell’iniziativa contro l’immigrazione di massa: tanti proclami, ma nessuna misura concreta. Se solo lo stesso impegno che i partiti storici hanno messo nel contrastare l’iniziativa “Prima i nostri” fosse impiegato nell’adoperarsi a trovare soluzioni per privilegiare i residenti sul mercato del lavoro, saremmo già un passo più avanti verso la soluzione.

Rispetto al nebuloso controprogetto, l’iniziativa “Prima i nostri” dà invece un chiaro mandato in primis al Consiglio di Stato e poi al Gran Consiglio che dovrà in seguito elaborare una legge di applicazione rispettosa del testo votato.

I Ticinesi non si facciamo quindi ingannare: l’unica vera possibilità di ristabilire la priorità indigena è data dall’iniziativa “Prima i nostri”: quindi occorre votare SÌ all’iniziativa, NO al controprogetto e dare la preferenza all’iniziativa, in caso di accettazione di entrambe le proposte.

Luca Paltenghi, Presidente UDC Malcantone, CdT del 12.09.2016