Dalle parole ai fatti: i Giovani UDC portano “SOS Disoccupazione giovanile” in Parlamento

Alla fine di maggio 2020 i Giovani UDC avevano lanciato un piano d’azione in cui hanno presentato misure concrete per combattere la disoccupazione giovanile. Ora dalle parole siamo passati ai fatti: i Giovani UDC hanno oggi presentato due proposte parlamentari in questo senso.

La situazione si fa oggi ancora più drammatica: dopo che il numero dei disoccupati sotto i 25 anni iscritti agli uffici di collocamento era già aumentato di oltre il 18 per cento a fine aprile rispetto al mese precedente, le cifre di fine maggio sono nuovamente peggiorate. In totale sono stati registrati come disoccupati quasi 18.000 giovani sotto i 25 anni, senza il numero di casi non denunciati. Se migliaia di giovani dovessero perdere l’opportunità di entrare nella vita lavorativa, le conseguenze saranno drammatiche: c’è il rischio di scivolare nella disoccupazione di lunga durata senza prospettive o in un livello salariale costantemente basso che non può essere migliorato a lungo termine. Per non parlare del potenziale sprecato, mai esaurito.

In un momento in cui migliaia e migliaia di piccole e medie imprese si battono per la loro esistenza, molti apprendistati e posti di lavoro sono sull’orlo del collasso. Secondo gli esperti di educazione, l’aumento davvero grande della disoccupazione giovanile deve ancora arrivare e raggiungerà dimensioni minacciose a partire dall’estate 2020. Vogliamo prevenire tutto questo con tutte le nostre forze. Per evitare che i giovani subiscano ulteriori conseguenze dalla crisi post covid, chiediamo che tutte le aziende che continuano a fornire apprendistati e permettono ai giovani di entrare nel mercato del lavoro devono ora ricevere un sostegno attivo.

I Giovani UDC hanno quindi presentato due proposte parlamentari, che sono state presentate dal consigliere nazionale GUDC Mike Egger giovedì 18 giugno 2020 e co-firmate da numerosi altri consiglieri nazionali.

Contiamo sul fatto che queste iniziative incontreranno il sostegno di tutti i partiti e che l’intera Assemblea federale lavorerà insieme per combattere la disoccupazione giovanile in questa difficile fase economica.

Ecco i testi delle due mozioni in italiano:

Postulato “SOS disoccupazione Giovanile”

Il Consiglio federale è incaricato di redigere un postulato sul tema dell’eccesso di regolamentazione nella formazione professionale. L’obiettivo è quello di individuare gli oneri amministrativi che gravano sulle imprese e proporre misure per ridurre tali oneri. Inoltre, è da dimostrare quale sia il valore finanziario che le aziende di formazione contribuiscono al successo economico.

Giustificazione:

Sono sempre più numerose le aziende che rinunciano a un’offerta di posti di formazione a causa della crescente burocratizzazione della formazione professionale. Le aziende che ancora oggi offrono posti di formazione si battono contro normative a volte superflue nel campo della formazione professionale. Per garantire un’offerta formativa ampia e di alta qualità anche in tempi economicamente difficili, la formazione professionale deve essere completamente deregolamentata.

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Mozione: “SOS Disoccupazione giovanile – Sgravi fiscali per le aziende che formano giovani

Il Consiglio federale deve esaminare quali ostacoli amministrativi esistono nella formazione degli apprendisti ed è incaricato di creare incentivi per l’offerta di posti di formazione. In questo contesto, si dovrebbe esaminare in particolare uno sgravio fiscale per le imprese per posto di formazione offerto.

Giustificazione:

A seguito della crisi del coronavirus, numerose aziende si sono trovate ad affrontare sfide difficili.  I posti di lavoro e di formazione sono sempre più sotto pressione.

I giovani dipendenti sono particolarmente colpiti. Nell’aprile 2020, il numero di disoccupati tra i 15 e i 24 anni registrati presso un’agenzia regionale di collocamento è aumentato di oltre il 18 per cento – per un totale di oltre 17.000. Nell’estate del 2020, gli esperti si aspettano un ulteriore aumento della disoccupazione giovanile.

Sono necessari incentivi per garantire che le aziende continuino a consentire ai giovani di entrare nel mondo del lavoro anche in futuro. Ad esempio, mediante sgravi finanziari sotto forma di detrazione fiscale annuale (ad es. “detrazione per la formazione”). Coloro che forniscono posti di formazione dovrebbero essere ricompensati dallo Stato. Questa misura è un segnale di grande stima per tutti i professionisti e garantisce una formazione professionale di successo in Svizzera a lungo termine. Inoltre, questa misura contribuisce attivamente ad aumentare l’attrattiva delle offerte di formazione nelle aziende e quindi riduce la spesso citata carenza di lavoratori qualificati.

L’eccezione formulata (aziende con più di dieci dipendenti, in cui la percentuale di apprendisti supera il 20%) ha lo scopo di evitare che le aziende possano beneficiare di agevolazioni fiscali se, per motivi finanziari, assumono un numero eccessivo di apprendisti invece di assumere giovani oltre il periodo di apprendistato.