I Giovani UDC prendono atto con soddisfazione della decisione popolare odierna di accettare l’iniziativa denominata “Per il divieto di dissimulare il proprio viso”. Anche se il sostegno al testo da parte del Ticino era dato per scontato, non si poteva essere altrettanto sicuri dell’esito delle urne negli altri cantoni. Ad aver vinto oggi però non è l’UDC, ma la libertà. Infatti, in un paese libero e democratico come il nostro, le persone libere mostrano il viso, per comunicare, per ridere, per difendere la propria opinione, per piangere, per arrabbiarsi, per condividere la gioia o il dolore, e, per farla breve, per vivere. Queste libertà saranno da oggi garantite in Svizzera a tutte quelle donne che erano obbligate ad indossare burqa e il niqab. Il sì odierno rappresenta inoltre un duro colpo per tutti coloro che si coprono il volto per attaccare altre persone senza essere scoperti o per danneggiare la proprietà altrui (estremisti, vandali e teppisti), e speriamo porti effettivamente ad una diminuzione della violenza nelle strade e nelle piazze della Svizzera.
In questa campagna si è però ancora una volta palesata chiaramente l’incoerenza del partito socialista e della sinistra, avversi all’iniziativa per principio perché lanciata da esponenti UDC, nonostante i suoi obiettivi fossero conformi e coerenti con lo stesso programma di partito del PS Svizzera, che definiva burqa e niqab come simboli di sottomissione della donna. Per fortuna, la maggioranza degli svizzeri si è dimostrata più conseguente, dicendo basta alle prigioni di stoffa, permettendo finalmente a queste donne di vivere alla pari nella nostra società.
I Giovani UDC si felicitano pure del sì popolare giunto sull’Accordo di Partenariato con l’Indonesia. Ancora una volta la lungimiranza del popolo svizzero è saputa andare oltre gli slogan populisti e le preoccupazioni infondate riguardo l’olio di palma della sinistra, permettendo così alla nostra nazione di siglare un accordo che non solo porterà vantaggi economici ad entrambi i partner, ma che risulta essere unico nel suo genere per la esclusività e la sua forma, estremamente innovativa sul piano giuridico internazionale.
Infine, la bocciatura della legge sui servizi d’identificazione elettronica rappresenta un duro colpo per una sicura ed affidabile navigazione in internet garantita dallo stato in collaborazione con i privati, rimandando l’implementazione di un e-id di ancora diversi anni.
Giovani UDC Ticino
Diego Baratti
Presidente