Lugano, 27 settembre 2024 – I Giovani UDC Ticino esprimono il loro profondo rammarico in merito al recente annuncio dell’aumento dei premi di cassa malati per il 2025. L’incremento del +10.5% nel Cantone Ticino, nettamente superiore alla media nazionale del +6%, evidenzia una preoccupante incapacità del nostro Dipartimento della sanità e della socialità di adottare misure efficaci per contrastare i costi sanitari. Di fronte a questi dati, è evidente che in altri cantoni si sono attuate strategie migliori per contrastare l’aumento. Pertanto, si auspica che qualcuno, magari anche il responsabile politico del dipartimento, ne tragga le dovute conseguenze e si assuma la responsabilità.
I GUDC Ticino ritengono necessaria una nuova guida, capace di affrontare il problema dei costi a livello cantonale con misure decise, anche radicali. In concreto, propongono le seguenti azioni:
- Ripianificare l’offerta ospedaliera, anche ridimensionando o chiudendo strutture esistenti.
- Creare un sistema di monitoraggio dell’efficienza all’interno delle singole strutture ospedaliere, per individuare possibili miglioramenti e aumentare l’efficienza dei processi, con l’obiettivo di ridurre i costi.
- Introdurre la piena deduzione fiscale dei premi di cassa malati, compensando così le spese sanitarie con uno sconto fiscale.
Tuttavia, la responsabilità non ricade unicamente a livello cantonale. Dal 1993 al 2002, il Dipartimento federale dell’interno è stato presieduto dalla consigliera federale socialista Ruth Dreifuss, che ha introdotto l’attuale sistema assicurativo fallimentare. Successivamente, dal 2012 al 2023, lo stesso dipartimento è stato guidato dal suo compagno di partito Alain Berset, e dall’inizio del 2024 è sotto la guida di Elisabeth Baume-Schneider. Nonostante la resistenza della sinistra, riteniamo che sia giunto il momento di un cambio di paradigma.
È necessario abbandonare le politiche socialiste che hanno finora caratterizzato il settore sanitario e muoversi verso una maggiore liberalizzazione e responsabilizzazione dei cittadini. Tra le misure proposte dai GUDC Ticino vi è la possibilità di:
- Permettere l’importazione parallela di medicamenti ancora protetti da brevetti, per abbassarne il costo medio.
- Aumentare la franchigia minima per ridurre i costi a carico delle casse malati, disincentivando al contempo il ricorso eccessivo a visite mediche o ospedaliere per problematiche di lieve entità.
- Dare più libertà alle casse malati di offrire pacchetti assicurativi di base meno esaustivi, consentendo agli assicurati di rinunciare a determinate prestazioni in cambio di uno sconto.
- Estendere le cure ambulatoriali, spesso più economiche rispetto a quelle stazionarie e, in molti casi, più che sufficienti.
- Limitare le prestazioni sanitarie per i richiedenti d’asilo, che si aggirano attualmente attorno ai 900 CHF all’anno a persona.
Se il ministro cantonale del centro e la ministra federale socialista non vogliono o non sono in grado di attuare riforme efficaci per ridurre i costi della sanità, allora per loro è giunto il momento di mettersi da parte. I GUDC Ticino chiedono un cambiamento immediato, affinché si possa finalmente garantire un sistema sanitario economicamente più sostenibile ed efficiente per tutti i cittadini.

