LA BATTAGLIA CONTRO LA CENSURA VA AVANTI!

I Giovani UDC Ticino prendono atto della decisione popolare di inserire anche la discriminazione basata sull’orientamento sessuale nel codice penale. I Giovani UDC osserveranno ora in modo molto attento lo sviluppo della dottrina (attualmente inesistente) su questo articolo, e interverranno qualora ritenessero che le libertà di espressione, di culto o di commercio di singoli o gruppi venga ingiustamente limitata o censurata.

Nonostante la sconfitta, siamo orgogliosi dell’impegno dei nostri membri e della proficua collaborazione con il comitato “No a questa legge sulla censura”. Grazie all’impegno dei Giovani UDC, che insieme a UDF hanno lanciato il referendum, gli elettori hanno avuto la possibilità di votare sulle restrizioni alla libertà di opinione, di credo, di coscienza e di commercio. Tuttavia, grazie alle enormi risorse finanziarie e al sostegno di quasi tutti i partiti, la lobby LGBT è riuscita a mettere in scena il nuovo testo di legge come ulteriore protezione per gli omosessuali e i bisessuali e a distogliere l’attenzione dalle effettive conseguenze negative della legge.

Le conseguenze negative dell’applicazione della norma rimangono oggigiorno difficili da valutare, e non è possibile prendere una decisione definitiva in questa fase sulle principali conseguenze da temere. Resta comunque chiaro che una porta è stata aperta al terrore e alla criminalizzazione delle opinioni. L’incertezza e la paura di dire la propria opinione o di rivelare le proprie convinzioni sono ormai una realtà. È auspicabile che la legge venga interpretata in modo restrittivo e che venga applicata solo in casi estremi, proprio come i suoi sostenitori hanno promesso durante la campagna.

La libertà di espressione, di credo, di coscienza e di commercio sono alla base del sistema democratico. Ogni volta che questi diritti vengono ingiustamente limitati, o censurati, muore un pezzetto di democrazia. Per questo i Giovani UDC continueranno a lottare affinché rimanga possibile un discorso aperto e controverso su questioni delicate, garantendo a tutti i cittadini una giusta partecipazione nel processo democratico.