Da Lugano a Zurigo con 15 franchi: allentiamo il divieto di circolazione

Il rapporto qualità-prezzo del servizio di trasporto pubblico è in discesa. L’incremento dei ritardi sulle tratte, la sovente soppressione di treni e il sovraffollamento delle carrozze sono un problema che tocca un numero crescente di passeggeri e necessita di una soluzione. Inoltre, la galleria di base Alptransit del San Gottardo rimarrà chiusa ai treni passeggeri ancora per diversi mesi a causa dei danni provocati dal deragliamento di un treno merci avvenuto il 10 agosto 2023. La riapertura, inizialmente posticipata più volte, non avverrà prima del mese di settembre 2024. Per giunta non possiamo escludere a priori il ripresentarsi di una simile situazione d’emergenza in futuro.

Le conseguenze negative sono state molteplici. L’industria turistica ha subito pesanti perdite, con numerosi turisti costretti a cancellare o modificare i propri piani di viaggio. Le attività commerciali lungo la tratta Nord- Sud e nelle città collegate hanno subito danni a causa della diminuzione del flusso di clienti e di merci. I pendolari affrontano gravi disagi nella loro routine quotidiana: oltre al maggior tempo di percorrenza, sono confrontati anche con una diminuzione del 30% dei posti a sedere disponibili e con particolari difficoltà durante le ore di punta, soprattutto il venerdì e la domenica sera. Inoltre, parte del traffico che una volta si spostava su rotaia sceglie ora il transito autostradale, andando a congestionare il traffico sulla A2, con prospettive di traffico devastanti in vista del periodo di vacanze pasquale ed estivo, dove la tratta risulta già sufficientemente sollecitata.

Un’alternativa alla situazione attuale del traffico passeggeri Nord-Sud ci sarebbe: allargare la concessione per il trasporto di persone regolare anche ad altre aziende oltre alle FFS. La proposta, elaborata dai Giovani del Centro, ma subito sposata anche dai Giovani UDC, permetterebbe di sgravare gli assi di trasporto principali tra il Nord e il Sud della Svizzera.

I Giovani del Centro, d’intesa con i Giovani UDC, chiedono al Consiglio Federale attraverso un’interpellanza depositata al Consiglio agli Stati da Fabio Regazzi, e firmata anche da Marco Chiesa, di estendere la concessione per il traffico a lunga distanza sulla tratta Lugano-Zurigo anche ad altri attori della mobilità oltre alle FFS, rendendo di fatto più attrattiva l’offerta per chi viaggia tra Nord e Sud.

I vantaggi sono molti: oltre al prezzo più basso, per chi continuerà a viaggiare in treno ci saranno più posti liberi. Per chi viaggia in automobile, diminuirebbero i tempi d’attesa ai portali autostradali. La proposta risulta vantaggiosa anche da un profilo ambientale, dato che le emissioni di CO2 per persona che viaggia in bus sono di poco superiori a quelle di un viaggio in treno e molto inferiori all’automobile. Inoltre, questa soluzione permetterebbe di avere un maggiore stimolo per le FFS a mantenere una qualità del servizio più elevata.

Invece di penalizzare sempre di più chi utilizza l’automobile, è ora che si renda il servizio di trasporti alternativi più attrattivo.

Giovani UDC e Giovani del Centro

Scarica qui il testo dell’interpellanza